Al contadino non far sapere quant’è buono il cacio con le pere. Bontà che va condivisa con tutti, dose doppia al contadino.
Piatto semplice, saporito e con una presentazione molto appetitosa, le due estremità potreste metterle all’interno dei Panini alla nutella.
Altre ricette salate con le pere:
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Metodo di cotturaSenza cottura
- CucinaItaliana
Ingredienti
Strumenti
Preparazione: Il cacio con le pere
Lavare le pere e tagliarle a fette non sottilissime, dovrebbero venirne quattro.
Poggiarci sopra un pò di raspadura. La raspadura puoi trovarla nei negozi o, nel caso voglia fartela è una cosa semplice. Per farla basta prendere un pezzo di pecorino e tagliarla a fette sottili con la mandolina.
Il tutto si completa con una macinata di pepe verde.
Qui non c’è bisogno del sale perché c’è il pecorino e perché il sale coprirebbe la delicatezza delle pere.
Origini del proverbio
Nome della ricetta che deriva “Al contadin non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”.
L’origine del proverbio è un modo di dire che si fa risalire al Medioevo. Molto probabilmente deriva dai dialetti e in particolare dalla saggezza popolare contadina.
Si pensa che questo proverbio possa risalire alla Francia del Duecento perchè c’era un proverbio molto simile “Oncques Deus ne fist tel mariage comme de poire et de fromage”, in italiano sarebbe “Dio non ha mai fatto un matrimonio così riuscito come quello tra la pera e il formaggio”.
– Il formaggio derivava dal latte, da sempre considerato il simbolo del nutrimento primordiale. Usato nella cucina povera, usato molto da pastori e contadini proprio per la sua capacità di lunga conservazione nelle dispense. L’agente che lo fa durare di più è il sale.
– La pera invece è di breve durata perchè essendo frutta è facilmente deteriorabile, la coltivazione era costosa. Durata breve e costo alto fanno che queste erano considerate un elemento essenziale nelle mense dei ricchi.
Quando si afferma il concetto di “buongusto” quindi il piacere di mangiare buono e sano così si uniscono i due sapori e quindi i due opposti stati sociali. Questo porta anche il formaggio sulle tavole dei signori. Per questo nasce il proverbio toscano “al contadino non far sapere quant’è buono il cacio con le pere”.
Dosi variate per porzioni
ssssssssssssssssss! non lo dico a nessuno, non mi conviene è troppo goloso.
Mmmmhhhhhh buonissimooooo………
Un classico sempre delizioso
sssssssssssss muta sono…… e brava sei!!!!!
Complimentissimi Giovanna hai un blog fantastico.
…..zitta sono! compliementi
Non conosco questo tipo di formaggio, ma questa ricetta mi incuriosisce!
wow, sarà uno dei prossimi piatti che proporrò alle mie cene!
Mio marito è contadino ma prometto di mantenere il segreto….. però devo provarlo!!! Ciao 😉
Adoro le pere e con il formaggio diventano davvero speciali!! complimenti e cari saluti laura
Adoro il formaggio con le pere! Complimenti per il tuo blog! Bei colori e molto chiaro e facile da consultare. Ciao Miky. 🙂
Buonissimo questo accostamento, conosco la raspadura e ci sta da Dio con le pere. Ciao Eleonora
adoro la raspadura 🙂