Il peperoncino è buonissimo, decidete quale mettete e state attenti alle quantità altrimenti non ve lo godete.

Il peperoncino si differenzia per il luogo di provenienza e per il grado di piccantezza dovuto alla presenza di capsaicina. Più è presente più è piccante (la capsaicina è la molecola grassa che nasce nella parte situata tra la buccia e l’interno del peperoncino).
Il numero di unità di Scoville (SHU = Scoville Heat Units) indica la quantità di capsaicina equivalente contenuta nel peperoncino e misura il grado di piccantezza in ordine crescente. La più piccante arriva addirittura a 2.200.000 con la carolina reaper, Ora faremo un elenco per grado di piccantezza:
- Carolina reaper: consiglio di utilizzarlo in piccole quantità e soprattutto mescolato ad altri ingredienti. Altrimenti rischiate di tossire moltissimo sentendovi soffocare. La metto da sola perché è più di tremendamente.
- Peperoncini tremendamente piccanti, anche per loro consiglio di utilizzarli in piccole quantità e soprattutto mescolato ad altri ingredienti. Questa categoria va da un l’SHU di 1.000.000 della Naga dorset ai 50.000 del Rocoto, passando da: Habanera, Scotch bonnet, African devil, Chiltepin. Ognuno con le ricette a cui si abbina meglio.
- Peperoncini molto piccanti con SHU che va da 50.000 a 12.000 con: Santaka, Cayenna, Tabasco, De arbol, Aij.
- Peperoncini mediamente piccanti, sono sostanzialmente due: Chipotle e l’Jalapeno ambedue di origine messicana.
- Peperoncini leggermente piccanti con un SHU che va da 2.000 a 1.000 e sono: Poblano, Pasilla, Ancho. L’ultima è poco piccante, ha un sapore dolce ed un sentore fruttato.
- Peperoncini non piccanti che hanno un SHU massimo di 700 e sono: Paprika, Pimento, Peperone dolce italiano. Il trito della paprika può essere dolce o piccante a seconda se triti solo le bucce o ci metti anche i semi.