Umami

L’umami è il nostro quinto gusto, con l’umami mangiamo saporito senza sentire il bisogno di aggiungere sale.

«L’umami è un gusto sapido piacevole che viene dal glutammato e da diversi ribonucleotidi, tra cui inosinato e guanilato, che si trovano naturalmente in carne, pesce, verdura e prodotti lattiero caseari».

Umami

L’europa anticipa il Giappone

Ci sono numerosi studi che dimostrano come scrittori, pittori e letterati abbiano anticipato, sulla base della loro intuizione creativa, le scoperte dei neuroscienziati. Fra questi abbiamo, personalità del calibro di Jean Anthèlme Brillat-Savarin (1755-1826) che scrisse un libro in due volumi intitolato Physiologie du goût che è il racconto di un appassionato di gastronomia che dedica a quest’attività non poche ore.

Nella Quinta Meditazione, quando troviamo questa affermazione: «Il massimo servigio che la chimica abbia reso alla scienza dell’alimentazione è la scoperta, o meglio la determinazione dell’osmazoma». Che cos’è l’osmazoma? Letteralmente è il «sapore del brodo». Chimicamente, è la parte sapida delle carni ed è solubile in acqua fredda; è per questo che per fare un buon brodo bisogna mettere la carne nell’acqua fredda. È a questa parte che Brillat-Savarin attribuisce il merito delle buone minestre e della formazione del roux delle carni. 

Il segreto dell’osmazoma verrà svelato solo nel 1909 quando il chimico giapponese Kikunae Ikeda scoprì il nostro quinto gusto: l’umami. Scoprendo che l’eccezionale sapidità di una zuppa di alghe dipendeva dal suo elevato contenuto in L-glutammato, un amino acido, che conferiva un gusto non spiegabile sulla base dei classici dolce, salato, amaro e acido. 

Tre elementi Umami

Tre sostanze umami (glutammato, 5′-guanilato e 5′-inosinato) sono state scoperte da scienziati giapponesi, ma per molto tempo l’umami non è stato riconosciuto in Europa e America. Alla fine del 1900, l’umami è stato riconosciuto a livello internazionale come il quinto sapore di base, basato su studi psicofisici, elettrofisiologici e biochimici.

1825

 

1908

 

1913

 

1957

 

1985

Anthèlme Brillat-Savarin

 

Kikunae Ikeda

 

Shintaro Kodama

 

Akira uninara

 

Kenzo Kurihara

Osmazoma

 

Umami

 

Umami

 

Umami

 

Riconosciuto il quinto gusto

 

 

Glutammato

 

Inosinato

 

Guanilato

 

 

L’umami e il vino

Col cibo ci si abbina vino o birra, io ci abbino spesso il vino. Ci vuole rispetto sia del piatto nei confronti del vino che del vino nei confronti del piatto e questo vino l’ho trovato appropriato perchè nessuno dei due prevaleva sull’altro, anzi si completavano a vicenda. Il sapore del vino è dovuto anche alla presenza dell’umami.

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Pubblicato da giovannaincucina

Benvenuti nel blog giovanna in cucina, in questo blog si mangia diversamente salato. Ricette create al momento da un'idea o da una curiosità golosa. Il Diversamente salato lo racconto in un libro. #diversamentesalato

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