Differenze tra mentuccia, nipitella e menta. Gli usi che se ne possono fare e le ricette romane tradizionali.
La mentuccia è molto profumata. Ha foglie verdi scure, leggermente pelose, con piccole inflorescenze rosa, lilla chiaro che compaiono in autunno. Richiede terreni umidi, sabbiosi e ben soleggiati. Prima differenza con la menta che vuole terreni parzialmente ombreggiati.
Ottima per tisane, bevande fresche, gelateria ed insalate, trova anche uso in campo cosmetico e profumiero. Le foglie possono essere usate anche per la salute: per calmare irritazioni cutanee o punture di insetti. Impiegata come come rinfrescante del cavo orale, in coluttori e dentifrici, ma sono efficaci anche infusi casalinghi che migliorano anche la funzionalità di stomaco, fegato, intestino.
Mentuccia, nepetella e nepitella sono nomi comuni con cui vengono identificate delle piante simili alla menta che si usano in cucina (menta romana).
Il suo sapore, analogo a quello della menta vera e propria, è adatto a insaporire moltissimi piatti a base di carne, pesce e verdura. Per alcuni piatti usiamo la mentuccia percchè gli dà qualcosa in più, ricette tradizionali dove è necessaria la sua presenza: i carciofi alla giudia, i saltimbocca e la trippa alla romana.